
"AFTER WINTER MUST COME SPRING..."
''NESSUNO FA CASO ALL ACQUA CHE EVAPORA DOPO LE PIOGGE, QUANDO TORNA IL
SOLE.POCO IMPORTA SE IN QUELL ' ACQUA CI SONO ANCHE LE LACRIMESPESE A PIANGERE PER AMORE,PER DOLORE.L ACQUA EVAPORA TORNA NELL ARIA E TORNA NEI NOSTRI POLMONI, RESPIRANDO IL VENTO CHE CI INVESTE IL VISO, E LE LACRIME TORNANO DENTRO DI NOI, COME LE COSE CHE ABBIAMO PERSO.MA NULLA SI PERDE DAVVERO.OGNI SECONDO CHE PASSA OGNI LUNA CHE SORGE NON FANNO ALTRO CHE DIRTI............................'' VIVI VIVI E AMA QUELLO CHE SEI. COMUNQUE TU SIA OVUNQUE TU SIA.GUARDA IN ALTO VERSO IL SOLE, CHIUDI GLI OCCHI E NON STANCARTI MAI DI SOGNARE''.GIN.......LA VITA E TROPPO BREVE PER NON ESSERE FELICI . INSIEME.
SOLE.POCO IMPORTA SE IN QUELL ' ACQUA CI SONO ANCHE LE LACRIMESPESE A PIANGERE PER AMORE,PER DOLORE.L ACQUA EVAPORA TORNA NELL ARIA E TORNA NEI NOSTRI POLMONI, RESPIRANDO IL VENTO CHE CI INVESTE IL VISO, E LE LACRIME TORNANO DENTRO DI NOI, COME LE COSE CHE ABBIAMO PERSO.MA NULLA SI PERDE DAVVERO.OGNI SECONDO CHE PASSA OGNI LUNA CHE SORGE NON FANNO ALTRO CHE DIRTI............................'' VIVI VIVI E AMA QUELLO CHE SEI. COMUNQUE TU SIA OVUNQUE TU SIA.GUARDA IN ALTO VERSO IL SOLE, CHIUDI GLI OCCHI E NON STANCARTI MAI DI SOGNARE''.GIN.......LA VITA E TROPPO BREVE PER NON ESSERE FELICI . INSIEME.1973 - Santiago del CileIn mezzo alla devastazione, nella sua casa anch'essa fatta a pezzi a colpi d'ascia, giace Neruda, morto di cancro, morto di pena. La sua morte non bastava, poiché Neruda è uomo di lunga sopravvivenza, e i militari gli hanno assassinato le cose: hanno ridotto in frantumi il suo letto felice e la sua tavola felice, hanno sventrato il materasso e hanno bruciato i libri, hanno spaccato le sue lampade e le sue bottiglie colorate, i suoi vasi, i suoi quadri, le sue conchiglie. All'orologio e muro hanno strappato il pendolo e le lancette; e hanno conficcato la baionetta in un occhio del ritratto di sua moglie.Dalla sua casa rasa al suolo, inondata d'acqua
e di fango, il poeta parte per il cimitero. Lo scorta un corteo di amici intimi, capeggiati da Matilde Urrutia. (Lui le aveva detto: Fu così bello vivere quando vivevi).A ogni nuovo isolato, il corteo cresce, A tutti gli incroci si aggiungono persone che si mettono a camminare nonostante i camion militari irti di mitragliatrici e i carabineros e i soldati che vanno e vengono, su motociclette e autoblinde, che fanno rumore, che fanno paura.Da dietro qualche finestra, una mano saluta. Dall'alto di qualche balcone, sventola un fazzoletto. Oggi sono passati dodici giorni dal colpo di Stato, dodici giorni di tacere e morire, e per la prima volta si ode l'Internazionale del Cile. L'Internazionale mugolata, pianta, singhiozzata più che cantata, finché il corteo diventa processione e la processione diventa manifestazione e il popolo, che cammina contro la paura, comincia a cantare per le strade di Santiago a perdifiato, a voce piena, per accompagnare come si deve Neruda, il poeta, il suo poeta, nell'ultimo viaggio. Eduardo Galeano
1 commento:
Good words.
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